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L'appello alla religione per legittimare la violenza e i conflitti ha attraversato e attraversa ancora il mondo contemporaneo e le società secolarizzate. Per le confessioni tradizionali e per le cosiddette religioni politiche moderne ciò ha significato fare ricorso ad alcuni dispositivi retorici che già in passato sono stati associati alla sacralizzazione della violenza: la guerra santa, il martirio, il sacrificio. Sulla base di alcuni casi di studio che ruotano attorno a queste "figure del sacro" in diversi contesti religiosi e culturali, dall'Europa all'Estremo Oriente, il volume offre un contributo alla comprensione delle articolazioni assunte dal nesso tra religione e violenza negli ultimi due secoli.